Continua a brillare, diamante pazzo.

Gino Strada, il fondatore di Emergency, ci ha lasciato e da oggi è aperta la sua camera ardente.

La camera ardente di Gino Strada è aperta da qualche ora e sarà accessibile fino a lunedì. La voce di David Gilmour dei Pink Floyd accompagna i visitatori con le note e le parole della bellissima “Shine on, you crazy diamond” la canzone preferita del fondatore di EMERGENCY. Sono certo che questo “pazzo” brillerà ancora di più di quanto non ha già fatto durante la sua vita terrena. Proprio come un diamante, ha avuto molte sfaccettature e chi in questi giorni lo ha criticato sappia che commette un grave errore se si focalizza solo su una di queste facce, perché è la gemma nella sua interezza e brillantezza, che va valutata. Intitolargli una strada è il minimo che la comunità possa fare nei confronti di una persona che si è spesa per aiutare l’altro senza distinzione alcuna. Dopo la sua morte ho visto qualche accostamento a Madre Teresa pur con i dovuti distinguo. Personalmente approvo questa associazione e lo faccio “in toto” senza nessun tipo di differenziazione. Madre Teresa vedeva Gesù nel povero, nel bisognoso, si è spesa per questo e per questo è stata proclamata santa. Gino Strada vedeva nel ferito, nel malato, “semplicemente” un uomo bisognoso di cure e di attenzione e questo non fa nessuna differenza con la grande suora albanese, dal momento che lo stesso vangelo ci ricorda che sono “benedetti del padre” coloro che hanno compiuto opere di misericordia ma poi domandano increduli: “Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?

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