IL CORAGGIO DEL CAVALIERE

Brevissimo commento al Vangelo di Matteo e relativa preghiera.

Il Vangelo è impopolare;
Gesù è impopolare;
lo sono state le sue parole duemila anni fa e lo sono ancora oggi.
Gesù dice chiaramente: “non sono venuto a portare pace, ma una spada“. Il taglio netto lo porta al nostro cuore.
La nostra coscienza è quotidianamente sottoposta a una divisione: da una parte l’invito del mondo, dall’altra l’invito di Dio.
Spesso però noi temiamo quest’arma e quindi abbiamo adottato un valido rimedio contro di essa: l’abbiamo riposta in un cassetto, ben nascosta, nella speranza che non provochi danni.
Se guardiamo bene, forse è ancora lì, che giace sotto un mare di altri oggetti; forse si è persino arrugginita. Chi di noi ha la volontà di riportarla alla luce? Pochi. Solo i più coraggiosi lo fanno. Tutti gli altri non desiderano altro che dimenticarla per non correre il rischio di dovere ogni volta confrontarsi con la sua potenza dirompente e sopratutto dirimente.

PREGHIERA:

Signore,
dammi il coraggio di un cavaliere
che impugna sicuro la sua spada
e la cala con forza su ogni situazione della sua vita
per dividerla a metà,
gettando via la parte malvagia
e tenendo solo quella che risponde alla tua volontà.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 10,34-42.11,1.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada.
Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa.
Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me;
chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me.
Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà.
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrà la ricompensa del giusto.
E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».
Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.

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