Non tacciano le donne in assemblea

Un assaggio del nuovo libro di Paola Lazzarini “NON TACCIANO LE DONNE IN ASSEMBLEA. Agire da protagoniste nella chiesa.” edito da Effatà, in libreria da pochi giorni.

Dall’introduzione:

In questo libro ho provato a raccontare le cose che ho capito riguardo alla «questione femminile» nella Chiesa e anche come le ho capite. La mia non è stata una traiettoria lineare, ho dovuto attraversare diversi stati di vita e incontrare molte donne consapevoli per imparare a vedere e a nominare quel che da sempre avevo sperimentato. Tra tutte queste donne, però, solo una ha determinato davvero la mia conversione, modificando per sempre il mio modo di guardare la realtà e di agire in essa, questa donna è mia figlia: è solo la responsabilità nei confronti di una bambina, che ha diritto a un mondo e a una Chiesa nella quale essere pienamente riconosciuta nella sua dignità e con pari diritti, ad avermi dato la forza, lo slancio e il sentimento di urgenza con il quale ho iniziato a occuparmi di questi temi. L’ho fatto e lo sto facendo per quella che sono: una sociologa, una moglie e madre, una ex suora, lo faccio con le mie ristrette competenze teologiche raccolte nelle letture, nei corsi e nel dialogo con tante teologhe, ma soprattutto come battezzata, figlia di Dio. Ritengo che esista un percorso possibile per ogni donna cattolica, che si apre nel giorno in cui si accorge di quanto avesse dato per scontato che quelle come lei sono sempre periferiche nella Chiesa: idealizzate e messe su un piedistallo, ma tenute lontane dagli altari e fuori dai processi decisionali. Come scrisse Mary Daly: «La glorificazione simbolica della donna è sorta come surrogato del riconoscimento della sua piena personalità e dell’uguaglianza dei suoi diritti. Si può perciò dire che, per quanto riguarda le donne, la storia del cristianesimo è una storia di contraddizioni»1.

E quando si mette a fuoco la discriminazione della quale le donne sono fatte oggetto nella Chiesa, non si può più ignorare. Come in quelle illusioni ottiche nelle quali, oltre a ciò che si vede immediatamente, esiste un secondo disegno nascosto, che appare solo guardando intensamente… quando lo si è individuato non lo si dimentica e gli occhi continuano a tornare sempre lì, in forza della potenza che si è rivelata. Così è accaduto a me e a tante, con la differenza – enorme – che non stavamo osservando un fenomeno esterno, ma abbiamo visto improvvisamente la nostra vita e le nostre relazioni in modo nuovo. Attraverso un racconto che è personale e collettivo, perché in dialogo con tante altre, ho provato a rileggere la mia esperienza ecclesiale di donna: le sofferenze, le frustrazioni, ma anche le sfide e l’attuale impegno insieme a tante donne di tutti i continenti per promuovere la piena dignità e parità nella Chiesa cattolica, fondando l’associazione Donne per la Chiesa e partecipando alla costituzione del Catholic women’s council. In queste poche pagine ho provato anche a «imbastire» alcuni discorsi che mi pare vengano rimossi nella vita quotidiana della comunità cristiana e che, invece, toccano da vicino la vita delle donne. Senza immaginare nemmeno lontanamente di esaurirli, ho provato ad offrire la mia chiave di lettura e soprattutto a comunicare l’urgenza che sento perché siano portati alla luce.

[1] Daly M., La Chiesa e il secondo sesso, Rizzoli, Milano 1982.

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