Pachamama-ostensorio

La statuetta che riproduce la Madre Terra con in grembo l’ostia è l’idea di un nuovo ostensorio.

Per pochissimo tempo, sulla pagina Facebook di p. José Luis González Santoscoy è apparsa una foto scattata all’interno della parrocchia di San Giovanni Macias a Zapopan, nell’area metropolitana di Guadalajara, in Messico, che ritrae un nuovo ostensorio realizzato con una statua della Pachamama (Madre Terra), la dea madre venerata nella cultura e religiosità Inca, con “incastonato” a livello del grembo, lo spazio per inserire l’ostia.

La foto che ho messo a corredo di questo post è una mia “invenzione”, non avendo a disposizione l’immagine originale, ma ho buone ragioni per ritenere che abbia una sua notevole verosimiglianza.
[vedi articolo con foto]

Appare molto bella questa realizzazione: un Dio presente nel grembo della terra. Un’icona che richiama “I nomi divini” di Dionigi l’Aeropagita che Tommaso d’Aquino così commenta:

«…Dicono che Dio sia addirittura nelle menti o nei cuori […] nel cielo e sulla terra […] è nel mondo, coinvolto col mondo, sopra il mondo […]; è sole, stella o costellazione, fuoco, acqua, aria e rugiada, nuvola, pietra, roccia e tutti gli altri esseri la cui causa è Dio stesso.»

Parole del teologo medievale che oggi riecheggiano nel recente libro dell’ex frate domenicano Matthew Fox, dal titolo “Gli 89 splendidi nomi di Dio“, nel quale riproponendo una breve riflessione di Ildegarda di Bingen, così scrive: «…anche la Terra, che è nostra Madre in tante maniere, la nostra casa benedetta e fornita in modo così ricco di bellezza e di vita e di creature diverse e meravigliose, può essere un altro nome di Dio. Ildegarda la canta così:

La terra è anche madre,
è madre di tutto ciò che è naturale,
madre di tutto ciò che è umano.
Ella è la madre di tutti,
perché in essa sono contenuti i semi di tutte le cose…

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