SANTA MONICA E LA FAMIGLIA

«Era del resto un uomo singolarmente affettuoso, ma altrettanto facile all’ira, e mia madre aveva imparato a non resistergli nei momenti di collera, non dico con atti, ma neppure a parole. Coglieva invece il momento adatto, quando lo vedeva ormai rabbonito e calmo, per rendergli conto del proprio comportamento, se per caso si era turbato piuttosto a sproposito. Molte altre signore, pur sposate a uomini più miti del suo, portavano segni di percosse che ne sfiguravano addirittura l’aspetto»

In queste righe Agostino descrive il rapporto di sua madre con suo padre e le evidenti difficoltà presenti, figlie di una società pesantemente maschilista e patriarcale.
Caliamo queste parole nel XXI secolo e (per dovere di brevità) non apriamo nessuno spiraglio sul discorso della violenza sulle donne e sul femminicidio, soffermandoci unicamente sul comportamento di Monica e proviamo a leggerci qualche utile suggerimento per la vita delle nostre coppie. In quel “singolarmente affettuoso, ma altrettanto facile all’ira” ci vedo la personalità di ciascuno di noi che può mostrare sia aspetti positivi che negativi a seconda della situazione; sappiamo bene che problemi economici, di lavoro, di salute possono imprimere la loro impronta negativa sul nostro stato. Ma siamo anche creature capaci di amore, di affetto, di attenzione all’altro e dobbiamo essere consapevoli che è questo il lato migliore del nostro essere e che dobbiamo impegnarci responsabilmente a educarlo perché è l’unico che può portare frutti positivi e può far crescere noi e gli altri.

Impariamo da Monica che se uno dei due componenti della coppia, ha un comportamento che potrebbe portare allo scontro, la sola cosa da fare è “non resistergli con atti e neppure a parole”. Come suggerivano gli stoici, occorre lasciar sfogare il soggetto e solo quando le acque sono tranquille, attaccare e/o smontare l’idea che ha dato inizio allo scatto d’ira.
Ci racconta infatti Agostino che sua madre “coglieva il momento adatto… per rendergli conto del proprio comportamento”.
In un mondo in cui i matrimoni sono in calo e sono in aumento le separazioni, credo che l’insegnamento di Monica possa tornare utile per collaborare con dio a tenere in piedi questa bellissima realtà che è la famiglia.
Se riusciamo ad essere umili, tolleranti, se dedichiamo tempo all’ascolto, al confronto, alla condivisione, potremmo andare avanti nel nostro cammino di coppia senza riportare i “segni di percosse che ne” sfigurino “addirittura l’aspetto”.

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