ZOT!

Oggi commetto un peccato d’orgoglio e le parole di Gesù non le applico a me stesso, al mio comportamento, ma le uso per analizzare i commenti e le considerazioni di alcune sorelle e fratelli nei quali spesso non mi riconosco e che mi mettono in imbarazzo.
La frase evangelica in questione è

«Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?»

Sapete a cosa mi rimanda questa richiesta fatta da alcuni apostoli, a Gesù?
Mi fa pensare alle tanti frasi che spesso si leggono sui social, su alcuni media e si ascoltano su alcuni canali che annunciano interventi divini più o meno violenti atti ad educare l’umanità peccatrice.
Mi riportano alle grida allarmate, preoccupate (che alle volte sembrano avere all’interno un discreta dose di piacere masochistico) del predominio di diavoli, demoni, satanisti e dello stesso satana in persona.
Mi ricordano le prese di posizione di alcune/alcuni cristiani che non tollerano il fatto che altri fratelli, che magari sono in “cammino” possano commettere degli errori.
Mi fanno venire in mente la scarsa disponibilità al confronto con chi non la pensa come loro, preferendo lanciare strali infuocati anziché tendere l’orecchio e aprirsi al dialogo.
Pensando a quei discepoli mi sembra di vedere coloro che hanno il possesso assoluto della verità e non passa loro nella mente che forse ci potrebbe essere qualcosa di buono anche nel fratello/sorella che li critica.

Beh, oggi sono stato un po’ cattivo e vorrei chiedere al Signore:
«vuoi che dico che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?»
ahahaha… no… stavo scherzando. Tutti sbagliamo. L’importante è dedicare del tempo al confronto con la Parola e fare discernimento.
Buona giornata!

Lc 9,51-56

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