IL POSTER DEL CAMPIONE
Uno degli episodi più noti dell’Antico Testamento è la lotta del giovane Davide contro l’esperto Golia e il racconto di come quest’ultimo sia stato sconfitto a dispetto di ogni umana logica ed al di là di ogni più rosea previsione e razionale aspettativa. Golia viene presentato come il “campione” messo in campo dal popolo dei Filistei. Davide, è apparentemente tutt’altro. E’ giovane, inesperto nell’arte della guerra, fisicamente più debole. Ma ha un vantaggio: ha Dio dalla sua parte. Dio è con lui e Davide è il “campione” che Lui mette davanti all’avversario del popolo Israelita.
Ognuno di noi è come Davide. Ognuno di noi viene chiamato per lottare e per vincere. Noi, se ci pensiamo bene, come il giovane pastore, siamo i “campioni” che Dio sceglie.
E se ci rendiamo conto di questo, capiamo quanto importante è il nostro comportamento. Quanto Dio si aspetta che facciamo, quanta fiducia ripone in noi.
Chi ha figli adolescenti, può passare questa sera davanti alla loro camera e in silenzio affacciarsi e fermarsi un attimo a guardare le pareti. O meglio, ciò che ricopre ogni centimetro quadro di quelle che erano pareti i cui colori erano stati scelti con tanta cura qualche anno prima. Foto, poster di personaggi più o meno validi, più o meno noti, spesso sportivi, cantanti, che sembrano vigilare sui sonni dei nostri figli. Queste facce, questi corpi, sono gli idoli dei nostri ragazzi, sono i loro “campioni”.
E se qualcuno di noi avrà la volontà di aprire quell’altra porta, quella che apre raramente ed entrare, scoprirà Dio che sta dormendo sogni tranquilli perché dalle pareti lo stiamo guardando noi: i suoi “campioni”.
Dio è così! E’ un nostro grande fan e. . . ha il nostro poster nella sua cameretta.