IMMACOLATA CONCEZIONE
Proprio pochi giorni fa, a ridosso della festività dell’immacolata concezione, sono venuto a conoscenza di questa opera d’arte. Devo dire la verità, mi sono subito innamorato di questa immagine dove si vede tutta l’umanità di Maria e la sua iniziale reazione all’annuncio del volere di Dio su di lei.
E’ un’iconografia mariana che sento molto più vicino rispetto ad alcune rappresentazioni “molto in voga” con stelle, drappi azzurri ecc. ecc.
In questo viso, in questa espressione, si intuisce meglio quanto ha “simpaticamente” osservato la teologa P. Noone
«Maria non aveva la dottrina dell’Immacolata Concezione incorniciata e appesa al muro della sua cucina, per assicurarle che era senza peccato e libera dall’errore.»
L’opera di Rossetti può aiutarci a riavvicinarci alla figura di Maria nostra sorella nella fede che Dio ha scelto e che ha ricolmato di Spirito e che ha saputo seguire il volere di Dio fino all’ultimo.
Una sorella alla quale guardare non tanto (come vorrebbe la dottrina del dogma) perché priva di peccato originale, ma quanto per l’enorme quantità di grazia in lei presente.
Perché se ci facciamo aiutare dal teologo Karl Rahner, riusciamo meglio a capire che cosa oggi, nel XXI secolo, possiamo intendere per “immacolata concezione“; il mistero di Dio, per mezzo della grazia dello Spirito, opera silenziosamente in noi prima ancora di ogni sua oggettivazione e di ogni nostro riconoscimento.
E quindi ci appare chiaro che se ci riferiamo al suo concepimento non dobbiamo valutare la quantità di peccato presente in lei in quel momento, ma la quantità di grazia.
Ci appare evidente come questa grazia era presente in Maria, sin dalla sua nascita, ed è la stessa grazia che avvolge ognuno di noi in quanto offerta permanente dell’amore di Dio per ogni sua creatura. Una grazia che se accolta permette ad ognuno di noi di fare grandi cose.