COSA CHIEDERE A DIO?

Quando ci troviamo di fronte all’argomento “preghiera” spesso può capitare di andare in crisi.
Ma se, dentro di noi, sentiamo forte il desiderio di chiedere qualcosa a Dio, cosa ci è “lecito” chiedere?

La risposta ce l’ha offre Salomone in questo passo dell’Antico Testamento (vedi sotto) e dall’atteggiamento di fede del re biblico possiamo far nascere in noi la seguente preghiera:

Grazie Padre, Madre per i tuoi doni.
Grazie Madre, Padre perché tu ci concedi
ciò che ti chiediamo.
Grazie Signore per il dono della saggezza.

Tu, come hai fatto con Salomone,
ci doni un cuore nuovo e intelligenti,
ma il valore del tuo dono dipende da noi,
dalla nostra capacità di accoglierlo e di usarlo.
Se una cosa ci viene donata
ma noi la usiamo per un scopo
per il quale non è pensata
si rivela inutile
e il dono va sprecato.

Prendiamo esempio da Salomone, il quale,
quando tu gli domandi “chiedimi ciò che vuoi”
lui esprime il desiderio di volere
un “cuore docile”
per “rendere giustizia” al suo popolo,
per “distinguere il bene dal male”.
Non domanda nulla per sé,
quello che chiede è un dono che gli permetta
di compiere in maniera giusta il suo dovere
verso gli altri, verso il suo popolo.

Come Salomone,
possiamo chiedere al Signore un dono
ma questo dono che riceviamo
lo dobbiamo mettere a frutto.

I doni che il Signore ci fa,
hanno senso solo se utilizzati
per far crescere la giustizia.

[Luca Lanari]

Questa preghiera è stata tratta dal libro
QUAGLIE DAL MARE
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LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO
– La preghiera nella grande prova –

1Re 3,5-9

In Gàbaon il Signore apparve a Salomone in sogno durante la notte e gli disse: «Chiedimi ciò che io devo concederti». Salomone disse: «Tu hai trattato il tuo servo Davide mio padre con grande benevolenza, perché egli aveva camminato davanti a te con fedeltà, con giustizia e con cuore retto verso di te. Tu gli hai conservato questa grande benevolenza e gli hai dato un figlio che sedesse sul suo trono, come avviene oggi. Ora, Signore mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide mio padre. Ebbene io sono un ragazzo; non so come regolarmi. Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che ti sei scelto, popolo così numeroso che non si può calcolare né contare. Concedi al tuo servo un cuore docile perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male, perché chi potrebbe governare questo tuo popolo così numeroso?».

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